Another Green World : la suggestione delle strategie musicali di Brian Eno rende possibile un racconto. 
Venti piccole immagini, concettualmente ex-voto, compongono un solo inventario, un compendio di ex-mondi verdi appartati e minori. 
Compendio sghembo, obliquo e introverso, appeso al filo del ricordo, evocato da una frase cantata e ripetuta nel tempo. 
Tentativo remoto di raccontare habitat naturali dei quali non resta granché. 
Ambientalismo di facciata e turismo di massa: il disincanto mette da parte qualsiasi orizzonte verde e consolatorio e genera instabilità, dentro e fuori. 
Per risultare efficace ogni odierna narrazione si avvale sempre più dei toni popolari dell’illustrazione.














installazione a Cuprarte Contemporanea (20 disegni, cartone, tondini di ferro, spago).